Come tutti ormai sanno, Instagram è un Social Network lanciato nel 2010 che permette agli utenti di scattare foto, girare video, applicarvi filtri ed infine condividere il tutto in rete. Nel 2012, inoltre, è stato comprato per un miliardo di dollari da Facebook.

Il 2018 sarà l’anno delle Storie di Instagram. Ma cosa sono?

Con oltre 800 milioni di utenti al mese e 500 al giorno (dati del 26 Settembre 2017), Instagram è diventato un vero e proprio strumento di Marketing. Il boom si deve alle Stories (storie), che hanno a tutti gli effetti rivoluzionato l’esperienza d’uso della piattaforma.

Si tratta di contenuti a tempo limitato, in quanto visibili per 24 ore a partire dal momento della loro pubblicazione online.

Instagram-Stories-header

Tempo limitato = spontaneità

Allo scadere delle 24 ore, come si è detto, la cancellazione delle storie è inevitabile. In aggiunta a questo, anche la durata delle singole storie ha un tempo limitato che è di circa 15 secondi. Pertanto, anche se si possono accodare più stories l’una dopo l’altra, questo genere di contenuti sarà molto spontaneo.

Questo non significa che è assolutamente impossibile decidere a priori il contenuto delle stories (cosa dire, cosa riprendere con la telecamera…) ma sicuramente si tratta di contenuti visivi più improvvisati rispetto a quelli tradizionali come le foto e i video che abbiamo nei nostri profili (cioè nella sezione classica di Instagram).

Tenete a mente che prima di pubblicare una foto il fotografo seleziona lo strumento con cui scattare (macchina fotografica, smartphone, tablet…), poi sceglie un soggetto e l’inquadratura, regola lo strumento per ottenere la giusta esposizione, scatta la foto, valuta se ritoccarla o meno e solo alla fine la mostra “al mondo intero”. Per i video classici avviene più o meno lo stesso processo: selezione degli strumenti, soggetti ed inquadrature > riprese > montaggio e postproduction > pubblicazione.

Invece per le stories di Instagram non c’è tutto questo studio a priori. Di conseguenza, i punti di forza delle storie sono:

  • Il minimo impegno da parte di chi vuole realizzarle;
  • L’alta visibilità che si ottiene;
  • La facile accessibilità ed usabilità dello strumento sia da parte degli utenti, sia da parte delle aziende

Messaggio pubblicitario VS Storytelling Aziendale

In ambito aziendale, i contenuti tradizionali vengono pianificati “a tavolino” perché servono a comunicare ai destinatari un messaggio a scopo spudoratamente commerciale: il lancio di una nuova linea di prodotti, l’inizio dei saldi o di una specifica promozione, l’apertura di un nuovo negozio e così via… .
Inoltre i messaggi pubblicitari veicolati tramite i media tradizionali sono pensati per essere solamente recepiti dai destinatari, senza che questi ultimi abbiano la possibilità di rispondere e quindi di dare dei feedback immediati ai mittenti. Ciò implica due cose:

  1. che non vi è un dialogo aperto tra l’azienda e i suoi possibili clienti;
  2. che c’è una concezione passiva dei destinatari perché quel messaggio possono solo riceverlo senza rispondere.

Invece le Instagram Stories non necessariamente devono comunicare un messaggio pubblicitario ma – come dice il loro nome – devono mostrarci una storia!

Attraverso questo nuovo metodo di comunicazione le aziende possono raccontarsi, mostrare i loro dipendenti mentre lavorano ad un progetto, riprendere situazioni quotidiane e dare delle piccole anticipazioni per incuriosire i propri follower.

igstories crew

La differenza sostanziale è questa: non si mettono in mostra solo i prodotti e i servizi che un brand offre nel mercato ma si raccontano una serie di mini storie in modo da far conoscere alla gente comune anche l’identità del marchio, il suo modus operandi e il processo di creazione di quei prodotti che poi, un giorno, tutti noi – in quanto consumatori – dovremmo indossare, utilizzare, mangiare… in poche parole acquistare e far entrare nelle nostre vite!

In generale, un’ulteriore differenza tra i contenuti che troviamo nei Social Network e quelli veicolati attraverso i media tradizionali consiste nel fatto che nei primi gli utenti a cui il brand si rivolge possono immediatamente dare dei feedback positivi o negativi. Quindi si tratta di destinatari attivi che, dopo aver visto i contenuti pubblicati da parte di un’azienda, possono partecipare al dialogo virtuale con essa attraverso i commenti, i sondaggi, i like e le altre tipologie di reazioni. Le storie di Instagram, essendo all’interno di un Social Network, hanno anch’esse la capacità di accorciare le distanze tra un’azienda e i suoi follower.


Nell’articolo di Febbraio vi daremo dei consigli pratici di Storytelling Aziendale per realizzare delle Instagram Stories di successo. Stay tuned! 😉

Il team Idia

1 Comment

10 consigli per fare business con le Instagram Stories · 6 Febbraio 2018 at 2:23

[…] precedente (se non lo hai ancora letto clicca “Fare Storytelling Aziendale con le Instagram Stories“) vi avevamo anticipato che vi avremmo dato dei pratici consigli per realizzare delle […]

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