La digitalizzazione di quasi tutto ciò che ci circonda e la necessità di soddisfare le aspettative dei consumatori di oggi sono i due potenti fattori che hanno portato alla nascita di una nuova generazione di servizi digitali. Si tratta di servizi sempre più evoluti, in grado di apprendere ed adattarsi in tempo reale alle esigenze mutevoli delle persone comuni.
Osservando le città in cui viviamo, le nostre case, gli ospedali e gli ambienti in cui lavoriamo o studiamo è già possibile notare una sorta di ibridazione tra i semplici oggetti “inanimati” e la cosiddetta tecnologia smart, cioè intelligente. Tutto ciò è indice del fatto che stiamo vivendo nell’era dei Living Services.
Nello specifico, cosa sono i Living Services?
Si tratta di nuovi servizi digitali che vengono progettati con lo scopo di migliorare il nostro modo di vivere perché sono fisicamente vicini a noi, si adattano alle azioni che quotidianamente svolgiamo e di volta in volta memorizzano le nostre abitudini.
Li chiamiamo “Living Services” per tre motivi: perché trasformeranno l’esperienza dei consumatori in tempo reale, perché saranno fruiti grazie a dispositivi che avremo sempre con noi (come i wearable o i nearable) e perché avranno sulla nostra vita un impatto molto più profondo e positivo di quello che hanno avuto i servizi mobili e web.
– Massimo Morielli, Managing Director di Accenture Digital Lead (2015)
Dunque la caratteristica principale dei Living Services è che essi sono progettati “su misura” intorno ai reali bisogni degli individui e non definiti da un’organizzazione per il consumo di massa come se fossero dei normali servizi.
Le tre onde digitali che abbiamo attraversato negli anni:
- La prima onda digitale è stata quella del “Desktop Web”, iniziata nei primi anni ’90 e che ha interessato soprattutto il commercio tradizionale. Infatti, questa prima “rivoluzione” ha inaugurato quei servizi Internet come eBay e Amazon, sconvolgendo il modo in cui i consumatori erano abituati a vendere e comprare i prodotti. Ma non è tutto, con Google è stato rivoluzionato anche il modo in cui le persone cercavano informazioni, mentre i primi Social Media (come Friendster) hanno cominciato a cambiare il modo in cui tutt’ora interagiamo e comunichiamo con gli amici e i familiari;
- La seconda onda digitale è avvenuta negli ultimi 10 anni e riguarda l’inesorabile aumento dei dispositivi mobili: la diffusione dei telefoni cellulari in tutto il Mondo, gli SMS, i pagamenti online e il mobile Internet.
Dal 2007, il lancio del primo iPhone ha accelerato il consumo dei dispositivi mobili e scatenato un periodo intenso di innovazioni. Si sono incrementati anche i canali sociali con Facebook, Twitter, WhatsApp, Instagram e Snapchat. Inoltre, questa onda digitale è stata segnata anche dalle funzionalità di geolocalizzazione degli smartphone. - La terza ondata di innovazione digitale ci porta al punto in cui oggi le imprese stanno integrando la tecnologia agli oggetti di uso comune. È Internet of Things (in italiano “Internet delle cose”, o più brevemente “IoT”) il termine con cui descriviamo un futuro dove tutto – dai frigoriferi alle luci di casa – ci comunica delle informazioni, dove tutto diventa connesso.
Dove troveremo i Living Services?
Oggi i Living Services stanno cambiando le usanze culturali e commerciali dei consumatori, semplificano e migliorano le nostre vite, ci forniscono i giusti strumenti per aiutarci a sfruttare al massimo il nostro tempo libero perchè ci offrono modi sempre più innovativi per scoprire nuovi amici, tendenze e hobby.
Dagli studi condotti da Fjord è stato dimostrato che i Living Services hanno influenzato alcuni settori più velocemente di altri. Ad esempio, la sanità è uno di quelli in cui li stiamo vedendo emergere per prima (si pensi al fatto che il 60% degli americani monitora la propria dieta, attività i dispositivi di monitoraggio auto-sanitari), a seguire il settore automobilistico e quello della domotica.
È stato stimato che entro il 2020 potremmo aspettarci degli impatti significativi anche nei settori della manutenzione degli edifici e nelle fabbriche. Questo avrà, chiaramente, un impatto profondo sulla gestione delle imprese e delle industrie, perciò le aziende che non investiranno nei Living Services per diventare più efficienti si troveranno in netto svantaggio dal punto di vista competitivo e commerciale.
Possiamo affermare che i luoghi e le situazioni in cui sperimenteremo questi nuovi servizi digitali sono principalmente:
- Le città: per contrastare il crimine, per l’illuminazione stradale, la tutela dell’ambiente, nelle infrastrutture, per il wayfinding… ;
- Il lavoro: gestione del carico di lavoro, processi di decision-making, gestione delle risorse… ;
- Le scuole: appelli in modo automatico, monitoraggio dell’attenzione della classe… ;
- Le nostre case: risparmio energetico, sistemi di sicurezza… ;
- La famiglia: coordinazione giornaliera delle mansioni, monitoraggio dei bambini, promemoria degli impegni ed eventi… ;
- I mezzi di trasporto: pianificazione del percorso, informazioni sul traffico, promemoria tagliando e assicurazione auto, informazioni sui parcheggi liberi, gestione del carburante… ;
- Il tempo libero: eventi ed offerte in tempo reale, organizzazione viaggi… ;
- Il nostro corpo: monitoraggio della dieta e degli esercizi di fitness, diagnosi di malattia, promemoria per l’assunzione di medicine, diario personale della salute… ;
- Lo shopping: ordini automatici (detersivi, saponi, cibo…), ricerca di offerte e promozioni, monitoraggio del budget… ;
- Il denaro: gestione del bilancio, transazioni, processi decisionali di acquisto, stima dei rischi assicurativi, consigli sugli investimenti, consulenza per mutui e prestiti… .
Come si può immaginare, i settori in cui i Living Services potranno essere applicati sono potenzialmente infiniti e tutti contribuiranno al miglioramento qualitativo delle nostre vite.
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